Odette Bethanie Handler

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  1. O d e t t e
     
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    Nome: Odette Bethanie. Non so cosa diamine sia saltato in mente ai miei genitori quando hanno scelto questi nomi, per quanto mi riguarda li detesto entrambi, il primo suona tanto come il nome adatto a una ragazzina noiosa e viziata, l'altro lo vedrei bene per una simpatica vecchietta che si crogiola sotto il porticato di casa sua incollata ad una sedia a dondolo.
    Cognome: Handler. Che tradotto significa manipolatrice. Dico, non è curioso come questo cognome sia toccato alla ragazza più ingenua dell'universo conosciuto? No, davvero, io sarei capace di farmi fregare dal più scemo fra gli scemi, manipolatrice, bah, figuriamoci.
    Data di nascita: Tre luglio millenovecentonovantacinque.
    Segno Zodiacale: Cancro. Le persone di questo segno zodiacale sono considerate un concentrato di emotività, spesso nascosta sotto una corazza simile al carapace del granchio che li rappresenta. Soggette all'influsso dalla Luna, il loro carattere è lunatico e romantico. Sensibili e suscettibili, dotati di un'intelligenza intuitiva, tendono a vivere ogni esperienza nella dimensione del coinvolgimento. Il sentimento materno e il legame con la madre hanno un'importanza essenziale nella loro esistenza. La loro timidezza li può indurre a sfoderare un'inconsueta aggressività per difendersi. L'ambizione c'è ma è segreta, spesso raggiunge ciò cui aspira nella seconda metà della vita. Caratteri distintivi del segno sono: una grande dolcezza, fedeltà, grandi doti intuitive, grande cultura ed eccezionale memoria. Il carattere mutevole è proverbiale, tipico per loro essere meteoropatici ed instabili.

    Odette: La scorsa notte ho sognato di essere stata ferita al collo da un ippogrifo, la cosa peggiore è che tu ridevi Kay, ridevi di me e della mia ferita mortale!
    Kayla: Ma no Od, non riderei mai di te, al massimo mi andrei a congratulare con l'ippogrifo!


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    Descrizione Fisica: Sono alta un metro e una sciocchezza, un metro e una ciliegia, un metro e un barattolo, un metro e uno sputo. Scegliete la versione che più vi piace, il punto è che supero a mala pena il metro e mezzo, a quattordici anni ho raggiunto questa altezza ridicola e li mi sono fermata. Il che mi crea disagio solo quando la gente mi scambia per una ragazzina e mi chiede dove ho lasciato i genitori. Non mi ha dato fastidio fino al mio diciassettesimo compleanno quando nel locale in cui ero andata per festeggiare si sono rifiutati di darmi da bere ed io ho sfoggiato la mia vocina stridula e trapanante urlando "Merlino, io sono maggiorenne!". E non fu l'unica volta. Oltre ad essere bassa come un tappo di sughero sono anche cicciottella, soprattutto nel viso, perciò non stupitevi se tutti i miei amici pasano le giornate a darmi buffetti sulle guance, a farmi il solletico e a spostarmi di peso senza la mia volontà. Questo è il destino di chi rimane piccola come me. Altezza a parte non mi lamento del mio aspetto, ho dei bellissimi capelli biondi ondulati, che adoro portare in due trecce poggiate sulle spalle, e gli occhi verde chiaro trasparente. Poi tutti mi dicono che ho un sorriso dolce e solare, il complimento che peferisco di gran lunga.
    Segni particolari: Beh se vestirsi sempre colorata come un semaforo è un segno particolare sicuramente è il mio! Adoro il colore e adoro mettermelo addosso, addolcisce il mio umore anche nelle giornate più grigie! Vestiti dai colori improponibili, collane, bracialetti e orecchini color arcobaleno, non posso stare senza, è una dipendenza! Ho anche un piccolo arcobaleno tatuato sul fianco destro, ma non ditelo a mia madre e mia sorella vi prego, ancora non lo sanno!

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    Carattere: Se dovessi scegliere due aggettivi per descrivere il mio carattere direi solare e confusionario. Sono una persona estremamente socevole, adoro essere circondata da tanti amici, la solitudine è la cosa che mi spaventa di più. Cerco sempre, per quanto mi sia possibile, di essere paziente e gentile con tutti, raramente se mi si chiede un favore io mi tiro indietro. Nonostante questo difficilmente mi apro davvero con le persone, ho tanti amici con cui mi piace scherzare e divertirmi ma ho pochissime persone di cui mi fidi cecamente a cui confido ogni mio più stupido pensiero. Una delle poche è mia sorella Kayla, una delle persone più dolci del mondo, anche se lei detesta che io lo dica. Finge di odiarmi e di non sopportarmi per via del mio carattere eccessivamente esuberante e confusionario, ma in realtà so che anche lei mi adora! Ecco, l'altra caratteristica che si nota immediatamente di me è che sono una pasticciona, dannatamente maldestra. Quando ero piccola i miei gentori mi avevano soprannominato foca tanto ero goffa nel muovermi, diciamo che crescendo sono migliorata, ma non di molto. Sono maldestra non solo fisicamente, ma in tutte le cose che faccio. Innanzitutto ho la memoria di una zucchina, mi dimentico tutto, nomi, date, luoghi. Sarei capace di perdermi anche nelle stradine attorno a casa mia. E poi non so stare zitta, devo dire sempre quello che penso, anche quando sarebbe il caso di tacere, non sono capace di mentire e non so mantenere i segreti.
    Cosa amo: I dolci. Sono in assoluto la cosa che più mi rende felice. E poi i bambini, quelli piccoli piccoli a cui posso tropicciare le guance morbidose, gli animali pelosi, i fiori colorati e la musica, qualsiasti tipo di musica, basta che mi faccia emozionare. Adoro le giornate di sole perchè si può stare all'aperto, adoro stare in compagnia, amo scoprire cose nuove e trovarmi una passione diversa ogni mese. Non riesco a stare con le mani in mano, amo sentirmi utile a qualcosa o a qualcuno, la cosa più bella che una persona può dirmi è "se non ci fossi tu non saprei che fare".
    Cosa odio: La solitudine, la mia voce stridula e insopportabile, il troppo freddo e il troppo caldo, gli ignoranti che pretendono di avere ragione. Detesto qualsiasi tipo di sotterfugi a fin di male, odio chi sparla dietro o agisce alle spalle per farti del male. Il mio mondo ideale sarebbe quello in cui tutti si dicono quello che pensano in faccia senza indossare maschere.

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    Allineamento: Dannatamente positivo. La dolce crocerossina che non riesce mai a dire di no quando le si chiede un favore, il difensore di chi non vuole essere difeso, o non ne ha bisogno. Crea danno a se stessa pur di creare un beneficio agli altri.
    Bacchetta: Rugiada d'arcobaleno e crine di unicorno. Legno di noce chiaro, 7 pollici e tre quarti, flessibile. Ricorderò sempre l'esclamazione del negoziante che me la vendette "Ci avrei scommesso signorina che questa sarebbe stata la sua bacchetta, l'ho capito appena l'ho vista entrare con quel bel musetto da birbantella che si ritrova!" Davvero molto incoraggiante come inizio.
    Casa di appartenenza: //
    Anno frequentato: I anno. Ebbene si, alla veneranda età di diciassette anni sono ancora all'inizio. Complice la mia salute decisamente cagionevole e l'eccessiva apprensività dei miei genitori che ritenevano l'istruzione privata migliore. Io poi non sono mai stata una ribelle e non mi sono mai lamentata di questa loro imposizione. Grazie al cielo mia sorella invece è ben più intraprendente di me e dopo molti litigi riuscì a partire per Hogwarts spianandmi la strada. Solo un anno fa, guarito ogni piccolo insignificante acciacco, ebbi anche io l'autorizzazione a partire.
    Materie Amate: Cura delle Creature Magiche, la mia preferita in assoluto. Tutta colpa del mio strano istinto materno che mi fa provare affetto e apprensione anche per i sassi se hanno una forma carina. E poi adoro pozioni. A dire il vero la detesto perchè combino sempre dei pasticci innominabili ogni volta ceh metto mano a un calderone. Diciamo che se fossi brava la amerei, ma ora la odio e la odierò finchè non riuscirò a combinare qualcosa di decente.
    Materie Odiate: Storia della magia. Tutta la vita. Non ricordo una singola lezione in cui non abbia rischiato di addormentarmi. Troppi nomi e troppe date che entrano nella mia mente colabrodo e subito escono senza lasciare traccia. E poi odio Difesa Contro le Arti Oscure perchè sono una stupida fifona e mi spavento appena sento solo il nome di certe cose.

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    Storia: Sono nata in un'afosa notte di luglio, una di quelle in cui non riesci a dormire perchè il caldo è così forte che sembra entrarti nelle ossa. Erano quasi le due di mattina quando mia madre mi mise alla luce, in anticipo di poco più di tre settimane. Ebbene si, cominciai a combinare casini fin da subito, di certo la mia nascita fu un buon presagio di ciò che sarei diventata in futuro. La notte in cui nacqui io fu una delle più caotiche che l'ospedale vide, nell'arco di poche ore nacque un'altra decina di bambini, perciò il mio arrivo al mondo non sconvolse e non commosse nessuno. La cosa peggiore è che non commosse nemmeno chi era naturale dovesse essere toccato dalla mia nascita: mio padre. Io fui più fortunata di mia sorella Kayla che era nata alle sette di sera, orario di lavoro per nostro padre. Essendo nata nel cuore della notte con me non ebbe nessuna scusa per defilarsi e dovette restare all'ospedale, fu persino costretto a prendermi in braccio e fingere gioia nel vedere che anche la sua seconda figlia era una femmina. Si perchè essere nate femmine fu la prima di tante delusioni che io e mia sorella demmo a nostro padre. E delle altre avevamo ancora meno colpa che dell'essere nate di un sesso che non gli aggradava, quindi immaginatevi per quali idiozie se la prendeva con noi. Nostro padre, per preservarsi da così tanti e profondi dispiaceri dettati dall'avere delle figlie che ogni tanto pretendevano un po' di considerazione e di affetto, pensò bene di passare meno tempo possibile con me e Kayla e, nei rari momenti in cui la famiglia era riunita, mostrando il più totale disinteresse per noi. L'unico affetto, se così si può definire, che nostro padre aveva nei nostri confronti, era strettamente finalizzato ad alimentare il mito della famiglia unita e felice a cui i nostri genitori tenevamo immensamente. Dopotutto eravamo una famiglia ricca e benestante, fin da piccole eravamo state abituate ad avere tutto ciò che desideravamo, ci bastava chiedere e i nostri desideri venivano subito esauditi. Ma per quanti giocattoli meravigliosi potessimo avere, giocarci sul marmo freddo della nostra immensa silenziosa casa era deprimente. Signorina Kayla, signorina Odette, se continuate a correre in quel modo a piedi nudi il pavimento si riempirà di aloni opachi! Signorina Odette, quante volte le ho detto che non si può mangiare nella sala da pranzo, rischia di imbrattare di marmellata il velluto delle sedie! Signorina Kayla, lei è una delusione come sorella maggiore, dovrebbe insegnare alla piccola Odette che a tavola si sta seduti composti e invece lei è la prima a lanciare il pane e bere facendo rumore! Fin da subito cominciai a detestare quelle assurde regole. Insomma come si poteva pretendere che due bambino di poco più di tre anni non corressero e no nsi divertissero a casa loro? Ricorderò sempre il gioco preferito mio e di mia sorella. Prendevamo la rincorsa dalla sala da pranzo e poi giocavamo a fare gli scivloni sul marmo liscio e immacolato del salone da ballo, poi dovevamo correre a nasconderci sempre in un posto diverso della casa per evitare le grida delle governanti. Ricorderò sempre il giorno in cui io e Kayla progettammo di andare senza permesso in giardino: ci vestimmo con gli abiti belli, quelli per uscire, e poi scendemmo silenziosamente per le scale. Io avevo tre anni, Kayla quasi cinque. Venimmo scoperte che eravamo a metà della scalinata, la governante si mise alla sommità della scalinata e ci intimò a gran voce di risalire. Io in tutta risposta le feci una pernacchia e tentai di correre giù per le scale. Purtroppo le mie gambe già allora più corte e goffe della norma mi tradirono ed io rotolai giù per le scale come un sacco di patate. Io e mia sorella crescemmo in quell'ambiente, e forse fu questo a renderci così unite. Kayla era la più inelligente delle due, era precisa, meticolosa e crescendo diventava sempre più bella ed elegante. Io invece ero la casinista disorganizzata e crescendo non cambiai affatto. Mentre Kayla era riservata e solitaria io impazzivo all'idea di restare da sola in quella grande casa ed ero sempre circondata da valanghe di amici casinisti quanto me. Signorina Odette, i suoi genitori non approvano le compagnie che frequenta! Questo divenne lo slogan della mia famiglia. Non sopportavano l'idea che io amassi le feste, amassi bere un po' ogni tanto, insomma non ero più una bambina! Tuttavia i miei genitori non sopportarono mai l'idea di perdere il loro controllo assoluto su me e mia sorella, fino ad arrivare ad imporci di non andare ad Hogwarts tendando di convincerci che un'istruzione privata era di gran lunga migliore. Grazie al cielo mia sorella a differenza mia riuscì a ribellarsi a questa assurda imposizione e partì. Io la seguii un anno dopo, fra mille raccomandazioni e mille discussioni, ma partii. To be continued...

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    Curiosità - Ho una dannata paura delle bambole di porcellana da quando Kayla mi raccontò che la notte si animavano e tentavano di tagliarmi la gola; Bleah!
    - Nonostante la carne mi faccia impazzire sono vegetarina perchè amo troppo gli animali e vederli morti squartati pronti per essere cucinati mi fa piangere come una stupida;
    - Ho un'autentica fissa per le fiabe, in particolare per quella del brutto anatroccolo. Mia sorella me la raccontava sempre per farmi capire che nonostante da piccola fossi goffa e bassina da grande sarei stata una bellissima principessa. Invece sono rimasta piccola e goffa, ma dettagli;
    - Sono una fotografa dilettante, da grande mi piacerebbe fare la giornalista, la critica d'arte o qualcosa del genere;
    - Ormai è assodato che io non riesca a mangiare un gelato senza sporcarmi e non riesca a bere l'acqua senza farmela andare di traverso. Sono una leggenda;
    - Ho un cagnolino di nome Pistacchio, l'ho trovato per caso vicino a casa mia e l'ho adottato perchè era basso e tozzo come me. Dovreste vedere quanto è buffo quando corre;
    - Non riesco a decidermi su quale sia il mio colore preferito, nel dubbio li indosso tutti insieme;

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    Odette è interamente frutto della mia testa, questa pg nanetta è stata plasmata ad immagine somiglianza della sua player che di conseguenza si infurierebbe in maniera preoccupante se anche una sola riga di questa scheda venisse copiata. Grazie dell'attenzione.

    Elisabeth Harnois as Odette Bethanie Handler



    Edited by O d e t t e - 19/7/2013, 16:07
     
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